Senza biglietto
SENZA BIGLIETTO
Sono passati quasi venti anni dal primo corso di informatica. Lo chiamavano così l’approccio alla rete, alla navigazione internet a 4800 k/sec, i primi browser, la posta elettronica di Eudora, bei ricordi.
Non esistevano, o erano molto rari gli esperti di database, web editor, web marketing, programmatori html ecc.
A quei tempi c’erano i bigliettini da visita. Dovevi averne uno colorato, la grafica era fondamentale, pochi dati ma essenziali, guai a non avere il cellulare, la mail non tutti ce l’avevano.
La cosa migliore avere qualcosa che lo differenziava, come alcune parti lucide o dei forellini a formare il logo di un’immagine o un disegno in rilievo ; allora quella era un perla e rappresentava valore aggiunto.
C’era chi si faceva anche mettere la foto e allora lo avrei mandato dallo psicologo.
In generale si preferiva vedere la gente in faccia, ascoltarsi, piacersi e finalmente stringersi calorosamente la mano.
Ne è passata di acqua sotto a ponti.
Sono qui.
Con un sito internet a presentare docenti con idee nuove e meno nuove, a dare opportunità a giovani e meno giovani, contattare agenzie formative con i loro enormi bacini di utenze.
Sono senza biglietto, non l’ho proprio fatto, ma sto comunque navigando anzi se mi state leggendo anche voi ci incontreremo.
Possiamo farlo.
Anzi, come dice un mio amico blogger :
– celapossiamofare –
dal blog di Roberto Francalanci : https://oichebelcastello.wordpress.com/2016/10/11/senza-biglietto/
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